La Nyctea scandiaca è il rapace notturno più grande e potente dell’estremo Nord e viene chiamata “Civetta delle nevi” per il fatto che vive prevalentemente nelle zone dei ghiacci polari e della tundra.
D’inverno però, quando il cibo scarseggia, si sposta più a sud, verso la Scandinavia meridionale e il Canada, e mentre compie questi lunghi viaggi sul mare, si ferma a riposare su iceberg o banchi di ghiaccio.
Solitamente questo volatile è molto silenzioso, ad eccezione dei forti suoni che emette in primavera per rivendicare il proprio territorio: i suoi acuti si possono udire anche a 10 km di distanza. Ha un udito incredibilmente sviluppato che le permette di avvertire rumori anche ad 1 km di distanza ed è per questo motivo che questo uccello è difficilmente avvicinabile.
Per distrarre ed allontanare il nemico, si getta a terra fingendosi ferita oppure il gufo femmina fa gesti intimidatori con le ali, mentre il maschio piomba sull’avversario colpendolo alla testa con gli artigli.
La civetta caccia di giorno e riesce ad individuare le sue prede, grazie alla capacità di ruotare la testa di 270°, anche a 500 metri di distanza che poi le raggiunge planando e le colpisce con gli artigli.
Le sue zampe sono ricoperte di piume per favorire un volo silenzioso durante la predazione, per proteggerle dal freddo e impedire che congelino a contatto con il terreno ghiacciato.
Il suo piumaggio è di colore bianco candido e le è indispensabile per mimetizzarsi tra i ghiacci e la neve presenti nelle zone in cui vive.
L’etimologia della parola strigiforme, ordine a cui appartiene la civetta delle nevi, deriva dal latino strigae “strega”e forma, e significa appunto “sembianze di strega” per questo è culturalmente legato al mondo della stregoneria.
In alcuni paesi, invece, a causa del suo muso e dei suoi occhi gialli è nota come “civetta gatto”.