Il Arctictis binturong appartiene alla famiglia dei Viverridi ed è uno dei pochi mammiferi del Vecchio Mondo ad avere la coda prensile.
Questo socievole animale viene chiamato, nella lingua degli indigeni malesi, ”orso gatto”, ma in realtà non ha nessun legame di parentela con i gatti o con gli orsi.
Nel suo insieme, però, ricorda diversi animali più familiari: il muso e i baffi sono da foca, il pelo folto ed ispido da orso, la coda da scimmia e gli artigli da mangusta.
Il binturong, essendo arboricolo, ama arrampicarsi sugli alberi con la sua lunga coda prensile e si muove così lentamente da scambiarlo con il bradipo.
Con le scimmie, però, filogeneticamente non hanno niente in comune nonostante abbiano delle abitudini simili all’orso gatto: usano la coda per arrampicarsi, scendere dagli alberi e penzolare dai rami, come se fosse un quinto arto muscoloso, ma anche per raccogliere il cibo, che trova nella foresta, che poi lo sparge per chilometri con le sue feci ricche di semi, diventando così un’importante fonte di rimboschimento.
Per comunicare, emette una vasta gamma di sibili, ringhi, grugniti e addirittura dei borbottii gutturali, che ricordano quelli di uno stomaco affamato, ma, in situazioni di pericolo, può perfino ruggire.
Quando è spaventato, innamorato, o vuol essere espansivo, secerne un olio particolare, da una ghiandola localizzata nelle zone dei genitali, che ha un fortissimo odore, simile al caratteristico e pungente odore dei popcorn appena fatti.
Quest’arma segreta che usa spesso per allontanare i nemici, è la sua principale forma di comunicazione: oltre a marcare il territorio, con lo sfregamento di questa ghiandola su rami, pali ecc., serve a dare ai suoi simili informazioni su sé stesso (sesso, età, ecc.), come una specie di carta d’identità.